La voglia di scrivere è una compagna notturna, da molti mesi.
Il foglio bianco di word ha sostituito la carta,
forse solo per stanchezza fisica dopo le molte ore passate sui libri, ogni giorno.

A volte vorrei che tutte le parole che ho dentro uscissero da sole,
e fossero loro a scrivere me.


Voglio respirare lentamente il tuo profumo e non so se risvegliarti
Ho dormito poco per sognarti all’improvviso e non ho sognato niente


Tra uomini che vanno e uomini che vengono
Tra nuove emozioni vicine a me e apatie interne a me

esco per lasciarti libera di sopravvivere per dimenticarti e ritrovarti consapevole

non capisco cosa voglia il mio passato ancora, da me.
Non capisco quale sia il punto, qui.

Non vedi che mi arrendo
non capisci che lasciandoti andare potrai desiderare

la mia camera è blindata, il mondo che voglio vivere è una piccola fortezza.
barricata dentro, la mia apatia di vivere, l’unica domanda di Irene a cui non voglio rispondere.
Nel silenzio.

Riconquistarti e perderti
perché non vedi che ti attendo
ti proteggerò restando lontano
nel silenzio
nel silenzio.

... quanto è dolce questo oblio, quanto è piena la mia solitudine.
Nel silenzio della tua assenza.

nel silenzio

Fase della negazione o del rifiuto

Fase della rabbia

Fase della contrattazione o del patteggiamento

Fase della depressione

Fase dell'accettazione
In giorni come questo, in cui il vento mi blocca a casa,
pensa che la vita sia fuori ed io stia lottando come una dannata per non viverla.

E non sono sicura che i libri mi ridaranno il tempo che ho perso.
No, non ne sono affatto sicura.

"Oh, salve signorina Maiden", la salutò, "ignoravo che vi interessaste di semiotica"
"Spero di capire finalmente di che cosa si tratta", rispose la donna,
"non bisognerebbe mai rinunciare a ciò che non si capisce"
"E che cosa ne pensa finora?"
La signorina Maiden sventolò il ventaglio.
"Penso che siano un mucchio di scemenze"


In volo mi alzerei con ali di cera e da lassù ti guarderei ma non ritornerei.
Vi maledico stelle mentre cadete giù, portate via i miei sogni
e non ritornate più.

Parto, cantando, sorridendo.
Non saprei come altro pensarmi e descrivermi: sono una viaggiatrice solitaria,
anche in compagnia.
Ipod e libro, i miei compagni.
Ma sono felice di partire in compagnia, e di partire con Andrea.
Francoforte sarà bellissima.


"Fate che il vostro spirito avventuroso
vi porti sempre ad andare avanti
per scoprire il mondo che vi circonda
con le sue stranezze e le sue meraviglie.

Scoprirlo significherà, per voi, amarlo."

La verità è che senza malinconia non sono assolutamente capace di scrivere un'acca.
La devo avere una qualche forma di saudade.
La devo avere.
Perchè non posso pensare di non scrivere più.

Maledetta nostalgia che ti porti via il ticchettìo.
Maledetta davvero.
Mi hai, anche quando non ti ho io.
"Mi infilo in un pensiero e non lo mollo mai", direbbe Ligabue.
Ma un chiodo che sporge non va preso martellate?
Giorno inutile la domenica.
Sarebbe più utile che ci fossero due sabati, piuttosto.
é strano studiare le emozioni,
pensare che economisti, sociologi, politologi si siano battuti tanto per dare una spiegazione razionale allo slancio emotivo.

da tutto il giorno sto pensando che sembra un ossimoro studiarne la razionalità,
e ogni volta devo convenire che anche nella scelte di cuore c'è una motivazione che si basa sui fini e sui mezzi.

questo mi sta turbando e infastidendo non poco.


Forse è solo "distorsione cognitiva".
Nei pomeriggi un po' così, quelli in cui sei un po' così, e anche il tempo è un po' così
penso che le pizzette di Benny dovrebbero essere date gratis, a domicilio
e al posto degli anti depressivi.


Benny
tu si che sei un poeta,
il poeta delle pizzette
magnificamente
uguali
A volte penso che la vita sia come trovare un parcheggio libero in centro.
"Più veloci di aquile
i miei sogni attraversano il mare" ?
A volte mi sembra di avere tutto il giorno i tacchi alti.
Sono scomoda e non vedo l'ora che finisca.
A volte mi sembra tutto come cercare un parcheggio.

A volte mi chiedo se me non sia troppo complicato da spiegare.
Non è per la questione del futuro. E' per la questione del presente.
Tanti sogni nella testa e quanta voglia di partire...
"Il viaggio che dovrai compiere avrà sette tappe.
Prima dovrai andare nel nulla.
Poi conoscere il caso,
i rimpianti,
la fortuna,
le peregrinazioni
e la follia,

per accedere infine al sogno."
Strani, bizzarri pensieri e legami tra molti mondi.
In questo sabato di pioggia
ascoltando i radiodervish
mentre leggo di Aisha
e penso a Lezione 21
penso ad esempio che
al Professor Mondrian Killroy sarebbe piaciuto Maometto.

Il falco maculato mi piomba vicino e mi accusa, si lagna delle mie chiacchiere e del mio ozio.

Anch’io non sono domato, affatto, anch’io sono intraducibile, e faccio risuonare il mio urlo barbarico sopra i tetti del mondo.

L’ultima luce del giorno indugia per me, lancia dietro le altre la mia immagine, fedele come tutte, per le terre selvagge ricche d’ombre, e mi persuade dolcemente a spingermi verso il vapore e il crepuscolo.

Sparisco come l’aria, scuoto le mie bianche ciocche al sole che fugge, spargo la mia carne nei turbini, la trascino in spaccature merlettate.

Lascio me stesso in eredità alla terra, per crescere dall’erba che amo; se mi vuoi ancora, cercami sotto le suole delle tue scarpe.

Saprai difficilmente chi io sia, o il mio significato,ma tuttavia ti donerò salute, purificherò il tuo sangue e gli darò energia.

Se tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te.

(Walt Whitman)


"Forse è che la vita, alle volte, ti gira in un modo
che non c'è proprio
più niente da dire"
[A. Baricco]

Molti mi dicono che non li dimostro, altri mi chiedono se li sento.
Che vuol dire sentirli? Viverli a pieno? Sfruttarli al massimo? Sentirsi più grande di 12 mesi?
No, allora non li sento.

Il mio corpo è giovane, potrei correre di più, mangiare meno schifezze, fare più addominali. O potrei imparare a dormire un po' meno e fare tardi la sera, potrei e dovrei ubriacarmi a costo di finire all'ospedale per vedere cosa succede quando si perde la razionalità.
Ecco, forse è lì che ho concentrato tutte le energie: nella mente.

Quanto è trascorso veloce l'ultimo anno? Non so, non è lineare il mio tempo.
Andrea dice che è il tempo degli esami universitari a scandire l'anno vissuto da uno studente. Oggi Marcello ha considerato che stiamo "abbuccando" la pagina del libretto. Una pagina piena di esami dati vuol dire che il tempo è trascorso velocemente, dunque.

Ventisei. Ventisei sole volte. Non è una vita, ventisei. E' la mia vita, ventisei.

E' la candela che illumina il foglio mentre scrivo, è la torta virtuale che mangerei con Federica, Irene, Nicholas e Gabriele. "La mia casa". E' Palermo, Torino, di nuovo Palermo e domani Torino.
Sono gli scatoloni dei sei traslochi fatti di notte, i viaggi fatti con Rita, le ore di studio con Marcello, le serate intense con Eli, i grilli parlanti di Matteo, la soddisfazione che mi da scattare una bella foto, la liberazione che mi da scrivere un racconto, la scoperta di amici nuovi, la presenza e la scomparsa di quelli vecchi.
Sono i sorrisi di Andrea.
...e quante altre cose?

"Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro di sé, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita. Nella notte del ricordo, ardono quelli, disegnando la via di fuga della sorte. Fuochi solitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi".


Non li sento, ventisei anni. Forse ne dimostro venti.
Ma ne ho vissuta così tanta di vita che una sola non basterà
per contemplarla tutta.
Numero di Matricola? Mav Numero? 20, 24, 27, 22 ma non me l'aspettavo, 26 regalato, 18 e 30.
25? No, 23. Matricola? 053 o 055?

Numeri, solo numeri, non storie, non persone. Solo numeri.
Come si fa a pensare di sorridere per un numero, una cifra è solo una cifra.
Non è un riconoscimento.
Un riconoscimento è il sorriso del professore mentre scrive sul tuo libretto, compiaciuto.
Un votaccio lo prendi quando lui ti dice che quel voto è indegno, anche se è un 28.

Sono numeri, i numeri. Non sono storie.


SO if you have a minute why don't we go,
Talk about it somewhere only we know?
This could be the end of everything.
So why don't we go, somewhere only we know,
Somewhere only we know."
... non hai capito se sta procedendo a passi lenti
o passi da gigante.


... o è un gigante lento che fa passi grandi?
... premere il tasto avanti per andare a sbirciare.
Vedere se
ciò che sto sognando adesso
diventerà un giorno realtà.



Dire, fare, baciare, lettera o testamento?

La notte era finita e ti sentivo ancora
sapore della vita
meraviglioso"
L'anno scorso per il mio compleanno ho deciso di non ricevere regali, perchè non mi mancava niente. Ero felice, avevo tutto.
Me ne sono ricordata stamattina.
Mi sono ricordata le esatte parole pronunciate: ho tutto quello che mi fa felice, non regalatemi niente.

..Così stamattina ho guardato un foglio bianco e ho pensato:
Caro Babbo Natale,
sai una cosa? L'anno scorso sentivo di avere tutto quello che mi rendeva felice,
e quest'anno.... non ho niente in meno dell'anno scorso,
ma amici in più, saggezza in più, esperienze in più.
Non è cumulativo il mio tempo, è circolare,
ma nel cerchio non manca niente.
Sono, in definitiva, una persona fortunata e mi godo questa piccola felicità finchè c'è.

Quindi niente desideri per il 2009, io passo il mio a chi lo vuole.
Noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo ?


Forse aspetto un sacco di cose: giovedì, il concerto al PalaHockey, il Natale.
A volte vivere giorno per giorno è difficile, vedi solo grigio nuvole fuori dalla finestra e tanta acqua intorno. Fermare il tempo non ti pare la scelta più saggia e vorrei premere il tasto avanti.

A volte non smette di piovere e ti chiedi: ma una settimana in un atollo delle Maldive.. no?




P.s. Un giorno scoprirò quali canzoni di lirica canta il vicino di casa di Andrea mentre fa il bagno.
Giuro. Un giorno gli citofono e gli chiedo: ehi Placido Domingo, me lo fai un cd?
E' difficile scrivere quando sai che tutti ti leggono, è come mettere al vaglio degli altri la tua vita.
A lavoro finito, a libro finito ad esempio, sarebbe più semplice.
Invece così è come se milioni di recensori leggessero capitolo dopo capitolo e tu fossi influenzato da loro per il proseguimento della storia.
Ricordo che in un libro di Baricco, City, veniva chiesto "deve morire o no Mami Jane?"
Ma non ricordo se alla fine moriva o no.

Non so, non scrivo perchè sono pensante in questi giorni. Sarà lo studio intenso (e feroce)
della linguistica eppure ci sono tanti interrogativi sulla lingua italiana che mi sorgono e non vanno via.

Tipo:
Se errare significa sbagliare, ed errare significa vagabondare...
allora non avere una meta prefissata è sbagliato? Non cade in errore solo chi ha un progetto?
Se vagabondo sbaglio? Se sbaglio è come se perdessi la via?

deve morire o no Mami Jane?
è silenzio, è penombra.
"oh Mony, devo rimanere agganciato al tuo treno.
Non posso perdere!"

(Marcello)


ho parole blucobalto se ad un tratto manchi tu (blu)
e vorresti solo urlare blu
e non chiedi altro proprio altro che blu
anche il cielo ormai spento si tinge di un nuovo colore che non ho mai visto
se non dentro gli occhi tuoi
diamanti blu

questo sono e nient'altro di più
e non vedo colore che blu

mon amour je t'aime
toutes les jours je vien
ho pensieri blucobalto se mi guardi cado giu
io che un tempo ero altro ora vedo a macchie blu
blucobalto blucobalto blucobalto e niente più
"Pensa all’amore come ad uno stato di grazia,
non ad un mezzo per arrivare a qualche cosa,
ma come all’alfa e l’omega,
in sé stesso compiuto"

il tempo passa per tutti lo sai
nessuno indietro lo riporterà neppure noi


A Veronica, Alessandro, Ale, Gaia e Giacomo un grazie per la serata anni 90,
per essere ancora la mia 3B e per avermi ricordato chi io ero alla festa delle medie.
"Per quanto uno si sforzi di vivere una sola vita,
gli altri ce ne vedranno dentro altre mille,
e questa è la ragione per cui non si riesce a evitare
di farsi male."
Vivo ricordando e desiderando. Ho una vita davanti a me e una dietro, inscindibili e intersecate.
Si annodano, circolarmente, come la mia memoria.
Non so più cosa sia successo ieri e cosa dieci anni fa, nè cosa io abbia solo sognato.

Il nodo non è un groviglio col passato, il nodo simboleggia in me il cerchio.
Non è una retta, la mia vita.
Forse questo è troppo zen per chi mi chiede: ma come fai a [non] ricordarti queste cose?
Io ricordo solo quello che impasto con le mie mani, come con le ricette dei dolci.

Ho viaggiato. Ora sono sull'altopiano, dice qualcuno.
Sono andata e poi tornata e ancora andrò per essere all'altezza di ciò che sognavo, per rendere giustizia ai miei sforzi di salire, per guadagnarmi le discese.

Non è finita, devo ancora fare un sacco di strada. Ma oggi la faccio sorridendo.
In una cosa sono cambiata. Col tempo ho imparato ad apprezzare i piccoli grigi che si nascondono dietro ai bianchi e ai neri.
Non giudico chi sbaglia. Ho sbagliato. Non giudico gli amanti, i traditori, i colpevoli. Non lo faccio più.

Ma su una cosa resto categorica: so circondarmi solo di persone con cui sento affinità, di persone che stimo, che mi piacciono.
In caso contrario sono rigida al punto di preferire la solitudine, il sabato sera a casa, le domeniche a studiare.

Io amo la solitudine. E la voglio rompere solo per persone che hanno peso da sole, e che mi fanno sentire ricca. Persone che mi ricordano cosa voglia dire contaminazione, scambio, comunicazione.

Questa sono io.


Dawson: E questo è il problema.
Ho trasformato la mia intera vita in fiction.
Non è più vera vita nemmeno quella che sto vivendo.
Joey: E' reale, nel miglior modo possibile.
Dawson, lo sai quanto sei fortunato?
Sei uno scrittore.
Puoi vivere la vita due volte.
Chi altro può farlo?

(from Dawson's Creek - last episode)
(... or from my adelescence?)


(risultato di un test di facebook)
"Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando."

(silenzio)

"Che sia troppo tardi, madame".
Welcome, Mr President.

Un'emozione non da poco.

per la festa che mi piace tanto.
...Matteo che non capisce perchè. A me che non so mai spiegare il perchè. Ad Eli che mi accetta senza questi perchè.

Perchè sono così :)

"...se un fiume deve arrivare al mare lo fa a furia di girare a destra e sinistra,
quando indubbiamente sarebbe più veloce, più PRATICO andare dritti allo scopo invece di complicarsi la vita
con tutte quelle curve, ottenendo solo di allungare il cammino di 3 volte -3,14 volte ad essere precisi-
come hanno appurato gli scienziati con scientifica precisione.

E' come se fossero obbligati a girare,capisce? sembra un'assurdità, se ci pensa non può evitare di prenderla come un'assurdità, ma il fatto è che loro devono andare avanti in quel modo, mettendo in fila una curva dopo l'altra,
e non è un modo assurdo o logico, non è nè giusto nè sbagliato,

è il loro modo, semplicemente il loro modo, e basta."
"per cogliere l'indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca
e attenti a riconoscere il valore di esperienze
che non corrispondono alle originarie aspettative."
Qualcuno (senza fare nomi Cossiga) pensa che "le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti [gli studenti] in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano"

Io sorrido. C'ero in piazza, oggi. Ero lì. Matteo, Laura, eravamo lì. Seduti per terra, facevamo lezione.
Non siamo facinorosi, siamo presenti. Finchè quei professori che ci "fomentano" saranno disposti a fare lezione pure gratis in piazza, fino ad allora
noi saremo
quelli che ci hanno creduto.

...

... and my Uncle John said: i'm looking for my past.

(Quando si dice : il sangue non è acqua.)
Ovvero scoprire che domani il figlio del figlio del fratello di tuo nonno NewYorkese
viene in Italia con la moglie e
  1. tu andrai a prenderli all'aeroporto
  2. tu sei il Cicerone
  3. tu sei l'interprete
  4. tu sarai l'unica ingrado di comunicare con loro
  5. tu andrai sabato a Taormina con loro
  6. tu insieme alla neo- secondamoglie del cugino di tuo padre nonchè loro zio
    che tu non conosci perchè si sono appena sposati.

    cioè: ne conoscessi uno, e sapesse uno parlare la lingua mia.

    Sarà il mio karma?
Recall, remember, retain, memorize,
look back on, bring to mind, mention

my Dream.
Ora so perchè la gente si ubriaca:
per togliersi di dosso l'odore della vita.
In un'altra vita, lo so, io sarò onesta.
Saprò tacere e conserverò i miei pensieri dentro al cuore.

In questa non lo so fare. Spesso li celo, anche qui,
perchè le mie parole e il mio mondo non vengano messi al microscopio.

Le metafore in questo sono grandi amiche.

In un'altra vita saprò semplicemente tacere.
Distrattamente, come faccio sempre in autunno, ho visto il mare. Distrattamente.
E poi ho deciso di viverlo, di viverlo.
Il mare. Le costellazioni di cui non conosco il nome, i fari.


"Sai cos'è bello, qui?
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,
e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia
e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente.
Il mare cancella, di notte. La marea nasconde.
È come se non fosse mai passato nessuno.
È come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera.
È tempo. Tempo che passa. E basta"
(A.B)



E ho pensato che tra tutte le vite che potevo scegliere di vivere
ho scelto questa,
e questa non la voglio contemplare:
la devo vivere al massimo.
Lui dice che "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia,
e qualcuno a cui raccontarla"
Avrà me, e non sarà mai fregato.



Martha e il professor Killroy


(anonimo) "A cosa sei risultata intollerante, Monica? persone, cose, situazioni?"


Ogni tanto a ricordarti chi sei ci pensano gli amici ;)

Trovo molto interessante la mia parte intollerante
che mi rende rivoltante tutta questa bella gente

Potrei copiare e incollare paro paro* il testo di Caparezza.
Ero la classica liceale non figona, non stangona, senza spasimanti e che si lamentava di ogni cosa, perchè tutto mi era intollerante.
Ero quel puffo che dice sempre "io odio.."



Me: sono intollerante all'aria
Theo: l'ho notato
Me: da cosa?
Theo: ihih
Me: scherzi a parte sigh
Theo: sei molto intollerante
e fai troppa attenzione
a come gli altri si comportano

cosa dicono
dovresti fottertene
Me: io intendevo che oggi ho fatto il test
delle intolleranze alimentari

Me: -_-
Theo: ah
anche
Me: -_-
Theo: uihih
poverina
Me: matteooooooooooooooooooooooo
Theo: scusami
sono un po' distratto
[...]
Theo: a cosa sei intollerante?
Me: a tutto, compà


Ero quel puffo che dice sempre "io odio.."
Ma non lo sono forse ancora? :)






* uguale uguale, per i lettori settentrionali
Mi sembra quasi di dire quello che dice lui, di pensare come pensa lui.
O è forse lui che pensa come me? o forse siamo sincronizzati? non saprei.
Io so che nessuno scrittore riesce a farmi sorridere così tanto come Baricco.
Nessuno. In barba a tutti gli altri, lui mi ha conquistata.
Io sono sua: ha vinto, con me.
Domani non c'è dubbio che io sia seduta al cinema, Monsieur.
Glielo devo.


"Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini,
come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata.
Se le sarebbe portate dietro per sempre.
Perché è così che ti frega, la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata
e ti semina dentro un'immagine,
o un odore, o un suono che poi non te lo togli più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule:
a migliaia di chilometri
da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore.
Alla deriva."
Ma se il mondo non mi tollera e io non tollero il mondo

ma se le uniche cose che mi piacciono sono quelle che non posso più mangiare

ma perchè non mi trasferisco alle bahamas e
passo la vita a mangiare riso, pesce e noci di cocco?


è tutta una questione di fossette ;)

°

"è sempre un qualche meraviglioso silenzio
che porge alla vita il minuscolo o enorme boato
di ciò che poi diventerà
inamovibile ricordo"

Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.



Scherzando ti definisco spesso -quando parlo di te con altre persone-
il Signore dell'Anello.

Il mio , ovviamente, non è quello in cui Sauron ha infuso il suo potere, ma
un piccolo semplice cerchio d'oro bianco che mi hai regalato.
Meravigliosamente bello, secondo me.

Non lo tolgo mai, e ci gioco spesso.
A volte guardi la mia mano sinistra e lo cerchi e
io mi diverto perchè non ti ricordi mai che è sulla destra che lo tengo.

Scrivo e lo guardo, ticchetto al pc e lo guardo
e mi fa compagnia sempre.
Sei tu, qui.

So di non essere la migliore delle fidanzate che potessero capitare,
so di non essere coccolosa, che non guardo mai il cellulare,
che non mando mai sms di buongiorno o buonanotte.
So di essere così.
So che alcune cose ti faranno sempre fare una smorfietta

ma... spero che tu sappia quello che c'è oltre a tutto questo.
Le distanze, tutte e non solo quelle geografiche, non sono un ostacolo per me.
Nelle nostre diversità più che in ciò che ci rende simili,
nei giorni di lontananza così come in quelli trascorsi insieme
io sono dove sei tu.
Sono con te e -semplicemente-
ti amo
Sarà il primo fresco dell'autunno, il buio nelle strade già alle 19
e l'ipod che sempre suona nelle mie orecchie.
Sarà che mi sto intenerendo, come dice Andrea.

Ma sento nella mia testa le note di Silent Night.
E' presto, lo so. Non sono credente, lo so.
Ma Silent Night nell'arrangiamento di David Lanz mi fa sognare,
mi fa ricordare, mi piace!

Mi ricorda chi mi manca.

Mi manca Federica, e più parlo con Maria più mi manca Federica (è da pazzi, ok, ma è così)
e mi manca Irene.

Mi manca Gab, e mi manca la sua casa. Mi manca Nichi, in un modo bizzarro.
Mi manca semplicemente la Torino che era mia .

Come diceva Zucchero?


"Potrebbe essere
Di chi spera
Ma nel mio cuore
E' mia"
(Cosi celeste)


Ecco: arriverà Natale, arriverà Silent Night e mi regalerà la neve torinese ed i miei amici:
ancora, ancora e ancora.
Lo so.

°

"Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole
non rimpiangerle
non rimpiangerle mai. "

(Franco Battiato)
Words like violence, break the silence
Come crashing in, into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand oh my little girl

All I ever wanted, all I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm

Vows are spoken to be broken
Feelings are intense, words are trivial
Pleasures remain, so does the pain
Words are meaningless and forgettable

All I ever wanted, all I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
"Il talento vero è possedere le risposte
quando ancora non esistono le domande"
Tra le canzoni che conosco e quelle che non conoscevo,
tra le mille cose da fare prima che inizino gli impegni,
tra i pensieri che ho paura di avere e quelli che mi fanno felice.
Tra tutte queste cose, sento una canzone struggente che fa: "è la vita, la mia"

Maybe i'm so paranoid, per citare qualcuno.
Ed eccessivamente triste, come ha detto qualcun altro.

Mi viene da sorridere quando me lo dicono, non so perchè :)

E' la via, è la mia, e me la tengo così!



"Sai
certe volte accade che
ci sia bisogno di andar via
e lasciare tutto al fato,
fare come un equilibrista,
che sul mondo
sfida il crollo delle sue capacità"




"I trucchi dei giocolieri non piacciono a Dio."
(Sant Bernard de Chairvaux)

Meno male.


Ogni tanto mi scatta il frullatone nella testa, smetto di essere lineare ed inizio ad essere circolare, ma di quel cerchio a spirale che nessuno capisce e che mi diverte (e mi diverte che nessuno la capisca)

Oggi ho una specie di frullatone mix fatto di:

I Tinturia, il Parco della Favorita, anni fa, quanti?, il risveglio, la morte, le canzoni, il destino, l'essere nello stesso posto con persone diverse, la foto, la pettinatura, il carnevale, il regalo, o 5?, era gradito poi?, le distanze, la palermo-torino-palermo, il giardino inglese, le coppiette, la ragazza che pattinava quella mattina, il motorino, il perito, il meccanico, l'incidente, quella mattina, quella notte, il mio braccio, le buche, un sorriso, lo stesso sorriso, un tè nero senza zucchero, tre passi, "ai 4 passi", i cento passi, l'addaura, mille macchina, una sola, il vicolo sotto le stelle, le stelle, Poggio Mondello, Pizzo Sella o Poggio Mondello? (dipende), le notti, non pioveva mai, essere lì sotto la pioggia, stop and stare.

Troppo veloce, tutto troppo veloce.
A volte esiste solo una frase che spiega mille cose.
Un libro di diritto scritto in dirittese, una giornata un po' così e un po' cosà,
le voci rimbombanti di chi ti parla di cose che non comprendi,
i ricordi che ti martellano, le medie ponderate (o matematiche?),
le dita incrociate sul mio futuro, la macchina che vorrei,
Palermo che non riesce a reggere il peso della pioggia e cedono le strade,

e la gente che mi chiede sempre "ma quanti esami ti mancano".

e io vorrei solo dire:
"...Il conto, grazie."

Ovvero, tutto quello che vorrei, tutto quello che vorrò, tutto quello che ho voluto
e che non posso avere
concentrato in un filtro.
..."cadendo lascia il quadro immacolato"?

Ma cade mai davvero, o resta sempre lì appesa?
Ci faranno compagnia per sempre i nostri fantasmi?

--->Mat
Le parole mi hanno fatto pensare a te, a quello che ci siamo detti.



Come up to meet you, tell you I’m sorry,
You don’t know how lovely you are.
I had to find you, tell you I need you,
Tell you I set you apart.

Tell me your secrets and ask me your questions,
Oh, lets go back to the start.
Running in circles, coming in tales,
Heads are a science apart.

Nobody said it was easy,
It's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be this hard,
Oh take me back to the start.

I was just guessing at numbers and figures,
Pulling your puzzles apart.
Questions of science, science and progress,
Do not speak as loud as my heart.

And tell me you love me, come back and haunt me,
Oh and I rush to the start.
Running in circles, chasing tails,
And coming back as we are.

Nobody said it was easy,
oh its such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be so hard.

Im going back to the start.





se hai i mezzi puoi fare qualsiasi cosa.
e tu ce li hai, ne sono certa.
Ieri mi sono trovata a leggere un post di quando ero single. Felicemente (?) single.
Si dice così?

C'ho ripensato alla fine del weekend per il compleanno di Veronica, dopo numerosi commenti con Elisabetta e la consapevolezza che spesso le coppie non hanno più parole, non sanno che dirsi e allora si dicono cose come
"o ci lasciamo o ci sposiamo" oppure "tanto vale che torniamo insieme".

Cazzo, esistono davvero. I barbari, li chiamarebbe Baricco.

Elisabetta dice che il dubbio è normale, che è bene, e che ti aiuta a ritrovare i motivi per cui stai con una persona.
I motivi veri.




29 Luglio 07
Quello che mi manca è sedermi accanto ad un uomo che è il mio uomo.
Trovare le sue mani.
Cercare i suoi occhi tra milioni di occhi e capire che sanno. Mi conoscono. Mi hanno vista nuda.
Fermarmi nel bel mezzo di Via Ruggero Settimo perchè ho sentito il suo profumo e non so da cha parte andare per ritrovarlo.
Guardare dallo specchietto del motorino perchè inspiegabilmente penso che sia lui nella macchina dietro di me.

Quello che mi manca è inviare con gli occhi semi-chiusi e il corpo addormentato
il messaggio di buonanotte,
sapendo che è vero: l'ultimo pensiero della giornata sarà sempre lui.
Svegliarmi e trovare la bustina accesa.
Quello che mi manca è stare ore davanti all'armadio
a dire che non ho niente da mettermi
perchè lui ha già visto tutto.
E andare da intimissimi a cercare il top più sconvolgente
tra i top della collezione che non è ancora uscita
perchè vedere come mi guarda mi fa sentire orgogliosa del fatto di piacere al mio uomo.
Quello che non ho è un momento di pace durante la giornata,
una spalla su cui poggiare la testa,
una mano grande sul mio viso, un sorriso in cui ritrovarsi.


Che cosa manca a queste persone, la routine?
La possibilità di guardarsi intorno e cercare qualcos'altro?
No, perchè basta incontrare una persona nuova o un(a) ex che
dimenticano i motivi e partono all'attacco sterile, alla ricerca di non si capisce cosa.

Perchè si scelgono, se poi non si amano?
Non capisco davvero: in questo mondo libero,
dove si può liberamente decidere con chi stare...
Chi glielo fa fare?
Qualcosa tamburella nella mia mente.
Non capisco se sia James Blunt o l'eco del martello di tutti i chiodi piantati.



Once there was a great storm
Pushed my head beneath the waves, I was gone
Underneath the walnut tree
Where you said you'd wait for me
And I waited a long, long time
I waited a long, long time


Cosa vuole dirmi? Cosa? Si?No? Forse? che?
qual è la domanda, testa? Cosa mi vuoi dire?
E' un lamento?

And I waited a long, long time
I waited a long, long time
I waited a long, long time
I waited a long, long time
I waited a long, long time


Vorrei che piovesse ancora,
vorrei sentire la pioggia incessante sui miei vetri
e vederla lavare via gli isterismi, le follie,
le urla di quelli che ti svegliano di domenica mattina con la
santa (?) messa a tutto volume.

Why, why do I come here?
Seeking out the memories I handed
Cause you put your spell on me
Made me live a memory
And I'm frozen in just the wrong time


Sono le ore piccole?
Sono le ore lunghissime?
Cosa mi vuoi dire, testa?

I waited a long, long time
I waited a long, long time
I waited a long, long time
I waited a long, long time

Qualcosa tamburella nella mia mente.
Non capisco se siano i Keane
o l'eco di tutti i chiodi del mondo.
Alcune volte vorrei solo il silenzio, per stare in pace coi miei pensieri felici
e sento assordante il brusìo di tutti quelli che mi parlano.

Chi sono queste persone? Mi conoscono?
Da dove arrivano?
E di cosa parlano?

Di me non di certo, perchè non mi conoscono.
Parlano con me, ma non sanno niente di me.

Non sanno a cosa penso, non sanno cosa provo, non sanno niente.

Chiedono sempre e solo "quanti esami ti mancano?",
ma cosa è? Un frase magica?
Li fa stare meglio?
Sentono gratificata la loro vita nel pormi questa domanda inutile?

Conoscere la risposta cosa cambierà?
Renderà migliore la loro vita? La mia?
Sembrerà un interessamento? E' solo un pettegolezzo?

Cos'è? Cosa è?

Dov'è questo dannato tasto "silence"?



"Qual è il senso delle cose
Se poi parlo contro il muro"
(Rezophonic, I miei pensieri)
"La mia libertà sta nel non fare domande,
la mia gabbia è sentirmi obbligato a dare risposte"


ed io... accidenti, ne potrei fare ragione di vita.

"La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte.
Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta.
Qualcosa come due cose che si toccano – gli occhi e l'immagine–
uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente,
l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare
– vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere –
sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire–
perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose,
e negli occhi ricevere il mondo – ricevere – senza domande,
perfino senza meraviglia
– ricevere –solo– ricevere–
negli occhi –
il mondo."
Non ho molte parole in questi giorni, ma Baricco dice che "scrivere è una forma sofisticata di silenzio", per cui cerco di pensare che stare in silenzio sarà per me come scrivere.

Sto zitta e do il bianco.
vediamo la vita cosa mi riserva, stavolta.
il blog è momentanemente in ristrutturazione!

...e vai di codici html!;)

*B*

"ognuno ha davanti le sue rotaie, che le veda o no."


il suo viaggio, la sua strada, il suo destino,
che dir si voglia.
si può aspettare, scoprire, e intanto vivere.
si può rompere un cristallo o fare piccoli passi,

oppure, semplicemente, restare immobili.
Torni indietro con la mente, e ti restano sorrisi per i giorni che sono stati.
Di solito funziona così.

Eppure ci sono pochi piccoli istanti in cui lo sai:
dici "questo momento non me lo scorderò mai".
E' stato così ieri sera per me.

Io queste serate intime con una birra e discorsi
semiotici-psicologici sulla vita, l'amore, il viagra e altre storie me le sento cucite addosso.

Sono mie, non c'è scampo.
Palestra che rimandi sempre,
esami che non vuoi dare,
appuntamenti che non vorresti prendere.

Settembre è Il lunedi di tutti i lunedi.

"E secondo te quanto dura un arcodamore?" le ho chiesto.
"La parte vera non quella che poi magari continua sottoterra come uno scavo di talpa."


"Dipende" ha detto lei.


"Ma in media?" le ho detto. "Qual'è la tua media? Qual'è il tuo massimo? Per quanto sei riuscita ad essere davvero innamorata e presa e piena di passione?"


"Non lo so," ha detto lei di nuovo, ma ci pensava; non riuscivo a vederle gli occhi. Ha detto "Due anni, forse."


"O forse un anno e mezzo?" ho detto io. "O un anno?" O anche solo sei mesi, se dici proprio la passione pura, quando la smania di vedere qualcuno di consuma qualunque gesto e dà un altro senso a qualunque cosa fai? Prima che tutto cominci a diventare più realistico e si sedimenti e si fissi? Prima di cominciare a guardare fotografie invece di guardare un'immagine in movimento continuo?


"Forse," ha detto lei; si è appoggiata più indietro alla parate, in una zona di aria più densa e scura. Ha detto: "Ma ho sempre sperato che invece una volta sia diverso e duri per sempre."

Eccolo.
Il mese in cui non riesco a scrivere, non riesco a fotografare, non riesco a studiare.
Settembre.

L'ombra grigia in cui mi fermo, ogni anno.


*sospiro*
Tra una visita dal fisiatra e una dalle suore (senza parole)
tra una risonanza magnetica e un appuntamento medico
una canzone riempie le mie giornate calde.


Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

Fossati non mi abbandona mai.
Nemmeno con questo caldo arruffato.
Dopo una sera come quella di ieri non posso non pensare ad una frase di uno dei film preferiti.




Ecco, ci sono momenti come questo in cui riesco a sentirmi felice,
non so bene perché,
ma vedere Davide insieme ai nostri amici mi fa sentire al sicuro.
So cosa dicono, cosa pensano, e, anche se sono sempre le stesse cose,
va bene così, non voglio sorprese, novità, colpi di scena,
voglio che tutto rimanga come adesso, per sempre,
anche se so che per sempre non esiste.


Io non sono tipo da feste, da super grigliata pareo-piscina party. Non si può dire che io lo sia.
Io sono fatta per cene come quelle di ieri sera.
Una tavola a lume di candela tra pochi amici e una cena in un luogo stra-ordinario (una casa editrice), con cibo stra-ordinario e musica soft.
Dialoghi semplici ma profondi, toni pacati e molte risate.
Io comprendo il mondo di Ozpetek, che mi rispecchia.
Questa piccole cose mi rendono felice, e condividerle con poche persone ancora di più.

Grazie a ELi e Nic, Raffaele e Michela, Fabrizio e Raffaella
per la cena di ieri.
Grazie ad Andrea senza il quale la serata non ci sarebbe stata.
e Grazie a chi ci ha permesso di fare beneficienza in un modo così bello.

http://www.paginedaassaggiare.it/Pagina1.asp

*

[Baricco, Castelli di Rabbia]

Tu non sei come gli altri, tu fai delle cose, tante cose, e ne immagini delle altre
ed è come se non ti bastasse una vita sola per farcele stare tutte.


Io non so... a me la vita sembra già così difficile, sembra già un' impresa viverla e basta.

Ma tu, tu sembra che devi vincerla, la vita, come se fosse una sfida, sembra che devi stravincerla... una cosa del genere. Una roba strana.



E' un po' come fare tante bocce di cristallo... e grandi...
prima o poi te ne scoppia qualcuna
e a te chissà quante te ne sono già scoppiate e quante te ne scoppieranno...

però...

Però quando la gente ti dirà che hai sbagliato, e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fottitene.
Ricordatene. Devi fottertene.

Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto erano solo vita, non sono quelli gli errori:
quella è vita
e la vita vera magari è proprio quella che si spacca,
quella vita su cento che alla fine si spacca.


..meravigliosa vita.
L'ipod si è staccato al momento dell'impatto. Illeso, almeno lui.
Stavo ascoltando Bellezza, dei Marlene Kuntz.
Bellezza.

Il civico 21.

Sono riuscita stanotte a girarmi di fianco,
e mi è sembrato bello come la notte di Natale.


Sono di cristallo.

La sera prima l'ho passata rannicchiata.
Posizione che oggi mi sembra meravigliosamente
irraggiungibile.


Le coppie more unoxio.
La sdraio di casa Li Voti, lo sfincione di mattina,
Marcello che mi da le pacche sulle spalle
ed Eli impressionata dal mio dolore.
10 ore ogni giorno tutti i giorni.
Ecco, il mio Post Mortem.



Non riesco a non guardare tutti quelli in motorino. Tutti quelli.
E mi fa ancora paura attraversare la strada.


Abbiamo studiato così tanto che ci stiamo interrogando
dall'indice analitico.


Santifichiamo il Signor Voltaren Emulgel.


Noi sereni e semplici o cupi ed acidi,
noi puri e candidi o un po' colpevoli
per voglie che ardono:

noi cerchiamo la bellezza ovunque.
Grazie per quello che hai scritto,
mi ha lasciato senza parole.

Ma non ho intenzione di andare da nessuna parte.
Ho intenzione di restare.
Ho intenzione di laurearmi, trovare un lavoro cazzuto e sposare Andrea.
(se mi vorrà ancora ihih)
Ho intenzione di essere felice,
e mi sento in credito con questa vita.

Quello che so è che
-incredibilmente per una come me-
ho al mio fianco delle persone splendide, come te.

Grazie del bene che mi vuoi,
di avermi scelta come testimone pur non essendo il massimo in quel ruolo
e di tenermi nel tuo cuore nonostante la lontananza.

Ci vediamo ad Agosto. :)



[Al massimo compro un costume viola in tinta coi lividi!]
Before I die
quiero salir de esta vida
to be inside
mi casa is called now
el centro del mundo
es mi destino to fly
Orizzontale sull'asfalto caldo di Mondello, con le lacrime calde che senti salire -ma non piangerò- e l'unica cosa che ti viene in mente è: chiamate Elisabetta.

Orizzontale dentro all'ambulanza, guardando su le sacche di soluzione salina galleggianti, nell'attimo in cui ti fa male tutto così tanto che non sai più cosa ci sia di rotto e cosa di intero.
Nell'attimo in cui l'unica cosa che ti viene in mente è: ecco, adesso morirò.

Orizzontale al pronto soccorso, tra voci confuse che dicono "
pressione 120/80, battito regolare... " e altro che non capisci. Tra tac, esami, radiografie e tutto ciò che possa farti venire in mente che: forse oggi no.

Orizzontali anche i miei pensieri, oggi. Ho pensato di morire. Ho pensato che sono viva.
Ho pensato che la vita da orizzontale è inspiegabilmente terribile.

Ho pensato che non vorrei dirlo dopo un incidente perchè è banale,
ma davvero: devo vivere di più e pensare di meno.

Senza spiegare nulla, senza dirti dove,
ci sarà sempre un mare,
che ti chiamerà.
(Oceano Mare)



Me- inspiegabilmente illesa dopo un crash da paura.
Con profonda -assoluta- devozione alla mia Eli, che mi è stata accanto.


Nessuno sa quanto mi manca la signora pugliese del mio piano* che mi guardava male,
mi detesteva, e passava i pomeriggi a cantare - dal muro accanto-
"Lu rusciu de lu mari è tantu forte, la figlia de lu re si da a la morte"

Oggi mi sono resa conto che non sarò mai la ragazza della porta accanto,
quella tutta sorrisi che ti presta il martello quando non lo trovi.

Io metto i Radiodervish a tutto volume alle 8 del mattino
e ballo la danza del ventre finchè mi va.

Do fastidio per i rumori e la mia gatta miagola quando non deve.

Io sono la ragazza rumorosa del piano di sopra, quella che
"viene dalla sicilia e si porta a casa uno diverso ogni sera"

Io sono quella che morde.
E non sono affatto - affatto- tenera.



* trasloco n 2 di 6.

Perchè per alcuni sarà follia, e per altri esagerazione.
Noi restiamo ancorate alle nostre postazioni ogni giorno, ogni sera, la notte del Festino e il giorno del 15 a ripetere una materia che destestiamo.
Perchè non molliamo.

E se per alcuni sarà anche follia...

Non c'è niente di meglio che vincere quando te la sei sudata.

Ad Eli, che a volte ci crede, a volte no
ma mai molla.

"chi vince?"
Oggi mi sento molto Blade Runner, ma nella versione del 92.
Meno romantica, meno Thelma e Louise di quella dell'82.


« I've seen things you people wouldn't believe.

Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo...
come lacrime nella pioggia.


Time to die. »

In fondo non si può dire che il mio romanticismo sia... convenzionale.
Ricordo quei momenti grigi tra di noi
come eravamo piccoli lo sai
che ti venivo appresso per parlarti
e mi cibavo solo dei tuoi sguardi e di quei giorni che incontravo voi
che con la musica scordavo tutti i guai
riguardo e penso questo sono io
ma come siam cambiati lo sa soltanto Dio


Dei giorni che verranno, non so più neanch'io se parleremo
se ci diremo tutto in fondo -non so più neanch'io
senza cercare il male in ogni angolo rispondo -non so più neanch'io
che voglio rendere piani gli spigoli del mondo -non so più neanch'io
lasciando stare i tuoi "non cambio"

Ridere toglieva il fiato sai
risate a non finire a non finire mai
lavoro scuola io che farò tu che farai
le mie giornate non finivan mai
lasciando stare i miei e i tuoi "non cambio"
se ci riuscissi ne sarei contento
ma ragionando e restando amici oppure andando incontro ad altre storie
che entreranno nel mio mondo

Dei giorni che verranno, non so più neanch'io se parleremo
se ci diremo tutto in fondo -non so più neanch'io
senza cercare il male in ogni angolo rispondo -non so più neanch'io
che voglio rendere piani gli spigoli del mondo -non so più neanch'io

lasciando stare

Che cosa resterà di questo tempo
di cosa parleremo tra vent'anni
se resteremo amici per la vita
se resteremo amici senza inganni
di tutti i cosi belli c'aiu vistu
ci sei soltanto tu che fai da faro
spero che tra vent'anni stai al mio fianco
perchè solo di te che non mi stanco


Dei giorni che verranno, non so più neanch'io se parleremo
se ci diremo tutto in fondo -non so più neanch'io
senza cercare il male in ogni angolo rispondo -non so più neanch'io
che voglio rendere piani gli spigoli del mondo -non so più neanch'io
lasciando stare i miei

Ipoteticamente amici
nella mia cultura affondo le radici
Ipoteticamente amici
nella mia cultura affondo le narici

come era bello ridere giocare ballare
fumare di sgamo /la scuola saltare /il mare l'estate
le fighe mai avute e tu che vuoi uscire
dicevi stasera mio padre non vuole ma posso scappare
ti vengo a cercare ci voglio provare
io sono il migliore perchè ci so fare
lo voglio dimostrare

Ipoteticamente amici
nella mia cultura affondo le radici
Ipoteticamente amici
nella mia cultura affondo le narici
Ipoteticamente amici..


a Valeria. Grazie.
Grazie di essere tornata,
grazie di avere preso insieme a me ago e filo.
Ipoteticamente - non è passato nemmeno un giorno dal 2001.
Ipoteticamente avremo sempre un quinto banco insieme
.
The broken clock is a comfort, it helps me sleep tonight
Maybe it can stop tomorrow from stealing all my time
I am here still waiting though i still have my doubts
I am damaged at best, like you’ve already figured out

I’m falling apart, I’m barely breathing
With a broken heart that’s still beating
In the pain is there is healing
In your name I find meaning
So I’m holdin’ on, I’m holdin’ on, I’m holdin’ on
I’m barely holdin’ on to you

The broken locks were a warning you got inside my head
I tried my best to be guarded, I’m an open book instead
I still see your reflection inside of my eyes
That are looking for a purpose, they’re still looking for life

I’m falling apart, I’m barely breathing
with a broken heart that’s still beating
In the pain is there is healing
In your name I find meaning
So I’m holdin’ on, I’m holdin’ on, I’m holdin’ on
I’m barely holdin’ on to you

I’m handin’ on another day
Just to see what you will throw my way
And I’m handing on to the words you say
You said that I will be ok

The broken lights on the freeway left me here alone
I may have lost my way now, haven’t forgotten my way home
Ci sono giorni in cui potresti scrivere qualunque cosa, e la gente leggerebbe tutt'altro.
Giorni in cui ne sei persino felice,
perchè nel loro non capirti c'è il tuo sentirti diverso.

Ci sono giorni
in cui ti senti in esilio
in cui nulla o nessuno
riesce a farti tornare in patria.

Giorni che scivolano via dal calendario
inutili e smarriti

Ci sono giorni di sole asciutto
di terrazzi nitidi
in cui l'orizzonte tra mare e cielo
è netto come in un disegno

Giorni che tutti,
tranne qualche pazzo felice,
non sanno neanche vedere
correndo a chiudersi tra quattro pareti

Ci sono giorni che scappano via e afferri solo alla fine
quando sei stanco
quando non sai più che farne
e che getti via come cibo scaduto


Ci sono giorni così, in cui devi per forza studiare sociologia e
sentirti sociologicamente un alieno in solitaria.
Stasera credo di sentire dei fortissimi bisogni.
Il bisogno di dialogare, e che ci sia dialogo, inanzitutto.
Che il dialogo poi passi attaverso le sorelle o dentro di me, poco importa.

Stanotte vorrei raccontare storie lontane.
Vorrei rivivere a parole quella volta in cui la mia casa di Torino è stata svaligiata,
o di quando una persona mi ha chiesto "Ma che museo è , se la Sindone non si può vedere?"

Mi mancano, quelle storie.
Stanotte vorrei essere al largo, su una barca,
e parlare finchè non giunga il sonno.


Quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto...
Per me è stato così...
Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte,
ma poi ci sono i segreti,
ed è lì che si va a nascondere la felicità
[A. Baricco]


Finchè non torneranno ad essere solo parole segrete, le mie parole.
Ci sono delle giornate che sembrano eterne. Eterne.
Chiedi continuamente che ore sono e sono sempre le stesse ore.
E tu sei già pronta.
Ti siedi in punta per non stare nè troppo comoda nè in situazioni che possano sgualcire il tuo vestito.
Ti tocchi le gambe, e rifletti muovendo il tacco della scarpa a destra e sinistra.
Da lontano voci che non sentivi da tempo per parlano di una stagione che non hai vissuto.
Forse dovresti piangere, forse dovresti vomitare.
Invece ti alzi.
E' giunto il momento.

Ci sono giorni così. E altri giorni come quello di oggi,
in cui sorridere è estramente necessario.
Piccoli nodi accorciano i fili.
A volte la rete ti fa ritrovare una amica perduta lungo la via,
e a volte sei tu stesso che prendi ago e filo e cuci
nuove parti di te.

Chiedono di te vecchie attitudini
Sembrano cercare un ruolo per ricominciare

Le trasformazioni in questa vita mi faranno più che bene

Sai che il tempo tutto non contiene
Quest’amore è tutto quel che ho


Sedendo nel metrò ascolto il suono di Magog che adesso viene
Domande ferme di una vita dietro ai vetri che non apri più e
ti telefono per raccontare il mio giorno migliore

Sai che il tempo
Tutto non contiene
Quest’amore
È tutto quel che ho


Nell’estate del ‘77 sorridevo divertito
Disegnavo l’orlo del profilo
M’innamorerò di te


Le trasformazioni in questa vita mi faranno più che bene


Passando per le strade ascolto il suono di Magog che adesso viene
una vertigine che nasce sui tramonti di quello che fu
Passaggi rapidi verso il sentiero che conduce al cuore

Sai che il tempo tutto non contiene
Quest’amore è tutto quel che ho


Nell’estate del ‘97 sorridevo divertito
Disegnavo l’orlo del profilo
M’innamorerò di te


Le trasformazioni in questa vita Mi faranno più che bene

Sai che il tempo tutto non contiene
Quest’amore è tutto quel che ho
Guarda lo strano viaggio della mente
Sogno d’amore per il corpo
che mi ha portato fino qui

Ora che cerco tracce dei miei giorni
nei movimenti quotidiani,
corro in avanti verso chi
parla il segreto del cuore
A movimento del sole
Spesso t’aiuta a morire

Trasforma in urli le ore
Il desiderio che apre
luci di vita interiore

[...]

Dietro l’eco di spazi siderali
Onde di mare, onde di vento
vivono fuori e dentro me

Ora ne trovo tracce nei miei giorni
Nei movimenti quotidiani

Ogni giornata basta a sè
Taci segreti del cuore
A movimenti del sole
Ciò che non vuole morire

Che non muore
(Radiodervish)
Che amo, da oggi.

"Ti sembra tutto visto tutto già fatto
tutto quell’avvenire già avvenuto
scritto, corretto e interpretato
da altri meglio che da te.

Volami addosso se questo è un valzer
volami addosso qualunque cosa sia
abbraccia la mia giacca sotto il glicine
e fammi correre
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare."


a Ivano Fossati, un grazie.

Grazie per avermi lasciata ferma al semaforo con il verde
solo per sentirti cantare di me.